Ceramiche persiane
Il segreto della leggerezza
I ceramisti persiani del XII° secolo proposero una innovazione tecnica straordinaria, la cosiddetta pasta fritta, un composto ottenuto miscelando silice, materiale vetroso polverizzato e una piccola parte di una speciale finissima argilla bianca spesso importata da luoghi diversi da quelli di produzione. Il materiale vetroso polverizzato per tale miscela era prodotto da sabbia e da soda ottenuta per calcinazione di piante, portate a temperature alte per farle fondere in vetro trasparente. L’introduzione della pasta fritta costituì un’innovazione importante che consentì ai ceramisti islamici di realizzare oggetti molto leggeri e molto resistenti che, decorati con invetriature trasparenti o colorate, furono in grado di competere, per bellezza e qualità, con le raffinate porcellane cinesi.
PROGETTO
Restauro invetriate islamiche
Artwork date: 1100-1300 d.c.
Medium: ceramica
Interventi
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Pulitura e consolidamento
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Worksite setup and logistics
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Photographiic documentation and graphics
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Scientific analysis
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Project direction
Conservators
Soprintendenza ai Beni Culturali di Messina, sez. Storico Artistica
Costo complessivo: € 10.000
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