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Francesco Spadaro

HENRY LAWRENCE FAULKNER

Dopo le recente pubblicazioni di Sir Frank Brangwyn, la dining room di Casa Cuseni, le Ceramiche Persiane, il segreto della leggerezza, Il Giardino Storico di Casa Cuseni, la spiritualità nell’arte, Dinu Adamesteanu, Lettere inedite dalla Sicilia (1954-1956), la Fondazione Robert Hawthorn Kitson, Casa Cuseni_Taormina, pubblica Henry Lawrence Faulkner, I colori di Casa Cuseni.

Queste pubblicazione fanno parte di un progetto generale che vogliono raccontare, uno a uno, i tanti ospiti di Casa Cuseni che hanno contribuito a rendere Taormina famosa nel mondo.

In questo ultimo libro, racconteremo le molte volte in cui Henry Lawrence Faulkner, un eccentrico, ribelle, un po’ bohémien pittore americano, fu nostro ospite.

Pensiamo di farlo partendo dall’ormai famosissimo libro Una Casa in Sicilia, di Daphne Phelps, dove si narra la storia di questa casa, dalle origini, quando fu eretta con i massi tolti alla collina, e con il marmo, il legno e la terracotta, (trattati secondo un’arte tramandata da secoli), fino al suo periodo aureo, quando tra le sue pareti imbiancate a calce e i suoi antichi mobili dalle stupende venature si aggiravano Lord Bertrand Russell e Tennessee Williams, Caitlin Thomas e Roald Dahl, Jocelyn Brooke e Greta Garbo, Henry Lawrence Faulkner e tanti altri.



La tavolozza Henry Lawrence Faulkner
La tavolozza ed i colori personale di Faulkner

Henry Lawrence Faulkner (1924-1981) nacque a Egypt, nel Kentucky. All’età di sedici anni iniziò a viaggiare per tutta l’America conducendo però una vita dissoluta, motivo per cui fu sottoposto a ricovero coatto presso l’ospedale psichiatrico S. Elisabeth di Washington D.C., dove conobbe il poeta Ezra Pound, qui ricoverato per reati politici. Fu proprio Ezra Pound a incoraggiarlo allo studio della poesia e della pittura. Perfezionatosi alla Louisville School of Art e al Los Angeles County Art Institute, nel 1959 conobbe il drammaturgo Tennessee Williams, diventandone inseparabile amico e poi suo bizzarro manager. Come si legge da una lettera inviata alla John Simon Guggenheim Memorial Foundation di New York, Henry Lawrence Faulkner capì che il suo stile, per quanto ricco di poesia e di colore, mancava di qualcosa che intuì potesse trovare all’estero, in Italia. Chiese alla Guggenheim Memorial Foundation di aiutarlo ma fu Alice DeLamarr, una filantropa, a trasformare il sogno in realtà. Ebbe modo così di visitare Venezia, Firenze, Napoli e la Costa Amalfitana ma fu l’incontro con le stravaganti e inattese architetture siciliane, di fortissima personalità artistica, frutto di millenarie e antiche civiltà, ad avere un effetto dirompente sulla sua arte e sulla sua poetica. Henry Lawrence Faulkner amò la Sicilia; nei suoi colori restituì il fascino di una terra selvaggia, dove la bizzarria del barocco si amalgama con la cultura bizantina, greco-romana, arabo-normanna e rinascimentale, diventando altro, per lui qualcosa di nuovo, di insolito, che restituiva nelle tele con la luce del Sud, dove il giallo è deciso, l’azzurro senza compromessi, dove i gelsomini e le bougainvillae si intrecciavano in spettacolari e scenografiche composizioni, diventando modello da riprodurre e copiare per far sognare l’Oltreoceano Americano


La pittura di Henry Lawrence Faulkner


Vaso con i fiori del giardino di Casa Cuseni - Faulkner
Vaso con i fiori del giardino di Casa Cuseni

La pittura di Henry Lawrence Faulkner è una poesia che bisogna decifrare in chiave surrealista. Di questo movimento artistico Henry Lawrence Faulkner prese l’automatismo; la sua arte è libera, spontanea, apparentemente frivola, quasi come se la maturità dell’artista si fosse fermata allo stadio infantile. Ma è proprio quella libertà psichica, creativa, surrealista, tipica dei bambini, innocenti e bizzarri, che caratterizza l’universo personale di Henry Lawrence Faulkner: Davanti ai suoi quadri l’osservatore si catapulta nella magia, si ritrova a passeggiare all’interno delle scene raffigurate e a incontrare le figure protagoniste, come Alice, la sua capretta, o Gerolamo, il suo fantastico gatto siamese e i mille fiori del giardino di Casa Cuseni. È un mondo colorato, fantasioso come quello di Marc Chagall, cui il pittore è stato paragonato per i motivi tonali delle sue composizioni, armoniose e geometriche. I segni e le forme che raffigura sulla tela non sono altro che immagini che nascono dalla sua mente, dal suo inconscio e che restituisce con le tonalità del mediterraneo siciliano che tanto lo ha favorito nel diventare uno dei massimi coloristi americani




Per la biografia dell’artista Henry Lawrence Faulkner sono in commercio pubblicazioni molto interessanti, le consigliamo vivamente.

Il testo dello scrittore Charles House:

Per la Fine Art Edition:

The Gift of Color: Henry Lawrence Faulkner, painting, poems and writing.


Le antiche cornici.

L’utilizzo di antiche cornici per presentare i suoi lavori era tipico di Keith Ingerman, un artista americano che esercitò una significativa influenza sull’arte e sulla carriera di Henry Faulkner. Fu proprio Ingermann, che introdusse Henry Faulkner alla prestigiosa Galleria d’arte diretta da Mary Benson e Emily Rayner, di proprietà di Alice DeLamarr, la patrona delle arti che sostenne economicamente Henry Faulkner nel suo primo viaggio in Italia.

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